Raggio: Chiuso
Raggio:
km Set radius for geolocation
Cerca

Cos’è lo short selling (vendita allo scoperto) ?

Cos’è lo short selling (vendita allo scoperto) ?
Economia

In Borsa si parla di Short selling o di vendita allo scoperto per indicare tipicamente una vendita di Azioni che non si possiedono, impegnandosi successivamente al riacquisto.

Quali sono i vantaggi derivanti dalla vendita allo scoperto?

Lo short selling si effettua sui mercati borsistici quando si ritiene che la quotazione delle Azioni riacquistate sarà inferiore al prezzo inizialmente incassato attraverso la vendita. Ciò detto l’operazione di vendita allo scoperto sarà remunerativa, mentre se il prezzo dello strumento finanziario incrementa, il rendimento sarà negativo e non performante. Fondamentalmente l’operazione di short selling non è altro che una scommessa “al ribasso”: il rendimento è positivo se il prezzo dello strumento finanziario da acquistare scende.

La vendita allo scoperto consente ai trader di introitare capital gain e di ottenere un profitto in un mercato ribassista o di proteggere gli investimenti esistenti. In effetti, un’operazione di short selling consente di optare per un’impostazione strategica di trading equilibrata senza eccessiva rischiosità. Chi decide di vendere gli strumenti finanziari allo scoperto, non essendo titolare ed in possesso fisico degli stessi, deve richiederli in prestito ad un broker e, entro una certa data scadenza sancita contrattualmente, si deve impegnare a riacquistare gli strumenti finanziari per riconsegnarli al cedente.

Generalmente per il prestito viene pagato un interesse annuale al broker in relazione alla durata in giorni dell’operazione di vendita allo scoperto. Oltre a pretendere l’interesse annuale stabilito, il broker richiede un margine di garanzia per l’operazione.

Quando si apre una posizione short sui titoli azionari, i titoli vengono prestati dal broker e poi venduti. Il mercato della vendita allo scoperto è caratterizzato dalla presenza di tre tipi principali di partecipanti:

  • Trader o investitori privati che vendono allo scoperto tramite un broker per proteggersi dai rischi legati ad altre posizioni, o per speculare nel caso in cui il prezzo del mercato scenda
  • Investitori professionali che tendono a possedere un cospicuo fondo d’investimento.

Short selling: casi esemplificativi

Esaminiamo due casi esemplificativi dove si realizza una remunerazione positiva e l’altra una perdita per comprendere meglio il funzionamento dello short selling.

Nel primo caso si supponga che la società X sia attualmente quotata a 21,00 euro ad azione, si decide di vendere allo scoperto 1000 azioni per un totale di 21.000 euro.

Successivamente, a causa della scarsa performance del titolo azionario. il prezzo scende a 20,00 euro e si riacquistano 1000 azioni per 20.000 euro.

Si restituiscono al broker che accetta di riprendere lo stesso numero di titoli prestati, senza tener conto del fatto che il valore di mercato delle azioni è sceso.

Al netto delle commissioni e interessi sul prestito il capital gain è di 500 euro tra il prezzo al quale si vendono le azioni e il prezzo pagato per riacquistarle.

Il secondo caso è quello in cui si verifica una perdita: si ipotizzi che una società sia quotata a 10 euro e si decide di vendere allo scoperto 2000 azioni per un controvalore di euro 20.000 (2000 azioni x 10 euro ad azione).

Subito dopo, il prezzo della listed company sale a 16 euro e si deve chiudere la posizione per rispettare gli obblighi assunti nei confronti del broker restituendo lo stesso numero di azioni.

Si acquistano 2000 azioni per 32.000 euro (2000 x 16 euro), il broker accetta la stessa quantità di azioni: si è generata una perdita di 12.000 euro (escludendo la commissione e gli interessi sul prestito), data dalla differenza tra il prezzo al quale si sono vendute le azioni e il prezzo più alto pagato per riacquistarle.

Lascia un commento